La Procura di Torre Annunziata ha avviato un’indagine per verificare se ci siano stati ritardi nei soccorsi. Secondo quanto riportato da Tgcom24, il padre di una bambina ha chiamato il 118 poco prima dell’ora di pranzo del 23 dicembre e si è recato in strada ad attendere l’ambulanza con la figlia tra le braccia, che aveva difficoltà respiratorie. Visto che l’attesa si stava prolungando, un passante si è offerto di accompagnare l’uomo e la bambina all’ospedale più vicino, quello di Boscotrecase. Tuttavia, all’ingresso dell’ospedale sono stati respinti dalle guardie giurate che hanno detto loro di recarsi a Castellammare di Stabia perché non c’era il pronto soccorso. Quando sono arrivati all’ospedale San Leonardo, era ormai troppo tardi. La madre dell’uomo che ha accompagnato padre e figlia in ospedale ha raccontato che suo figlio è sconvolto da quel giorno e non riesce più a parlarne. I magistrati vogliono ora verificare se ci siano stati ritardi nel soccorrere la neonata e se sia stato fatto tutto il possibile per salvarla. L’inchiesta, al momento, procede contro ignoti. I carabinieri hanno raccolto la denuncia del padre, acquisito la cartella clinica e ascoltato i primi testimoni e il personale medico. Sembra che la bambina fosse affetta da una bronchiolite. Anche il senatore del Movimento 5 Stelle, Orfeo Mazzella, ha raccontato la vicenda e ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute per chiedere la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase, che è stato chiuso nel 2020. Dall’Asl Napoli 3 Sud, che ha aperto un’indagine interna, si sono dichiarati “seriamente affranti” per la tragedia e hanno espresso cordoglio alla famiglia della bambina. Il direttore generale Giuseppe Russo ha sottolineato che al momento non ci sono abbastanza personale medico per riattivare un pronto soccorso, e ha definito la situazione un’emergenza nazionale.

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