Le file di ambulanze che rimangono ferme per ore davanti all’ospedale Ruggi stanno ricominciando a comparire. E non è solo colpa del picco di Covid, anzi è soprattutto causato da un altro problema. Questo problema è l’accesso improprio al Pronto Soccorso, ovvero l’elevato numero di pazienti che arrivano da tutta la provincia di Salerno e da quella di Napoli presso la struttura sanitaria di via San Leonardo. Decine e decine di utenti classificati con codici verdi, che corrispondono al 70-75% degli accessi, chiedono cure che dovrebbero essere fornite dai medici di base o dalla guardia medica – attività che spesso mancano – o anche da ospedali più piccoli. Questo è quanto riporta la Città in un articolo di Salvatore De Napoli. Questa congestione è responsabile dei tempi lunghi per ricevere assistenza e dell’incapacità di liberare le barelle, che restano bloccate all’interno dell’area di emergenza-urgenza. Altre barelle rimangono fuori dai reparti senza nessuno e non vengono restituite al Pronto Soccorso o alle ambulanze, impedendo così la loro liberazione, con gravi conseguenze per l’assistenza territoriale. Le “sirene”, di fatto, rimangono ferme per ore davanti al presidio di via San Leonardo perché non possono effettuare altri interventi in quanto le barelle restano all’interno del reparto senza posti dove far accomodare i pazienti.

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