Torna libero Ivan Caradente, 27enne di Castel Volturno, coinvolto in un’inchiesta dei carabinieri di Castel Volturno su un sistema di adescamento, truffa ed estorsione. La sua scarcerazione è stata disposta dalla Dodicesima Sezione del Riesame del tribunale di Napoli, che ha accolto l’istanza di riesame presentata dal suo avvocato, l’avvocato Ferdinando Letizia. L’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 18 dicembre scorso è stata quindi annullata.

Secondo quanto accertato dalla Procura sammaritana, Caradente faceva parte di una banda composta anche dalla pusher Elisabetta Visconti e dallo spacciatore Luigi Biondi. Visconti adescava gli uomini su un sito di incontri e li convinceva ad andare a casa sua a Castel Volturno. Successivamente, Caradente e Biondi si presentavano come complici e prospettavano alle vittime furti delle proprie vetture. In questo modo, cercavano di ottenere la restituzione dei veicoli. In altre occasioni, Visconti si faceva pagare affitto o versare contanti per spese alimentari extra lusso. In un caso, si è resa responsabile del reato di induzione a non rendere dichiarazioni all’autorità giudiziaria, avendo convinto un suo “amante” 80enne a non sporgere denuncia.

Questa vicenda mette in luce l’importanza di fare attenzione quando si conosce qualcuno su internet e di non fidarsi ciecamente delle persone incontrate online. È fondamentale proteggere la propria privacy e non condividere informazioni personali con estranei. Inoltre, è sempre consigliabile fare le opportune verifiche sulle persone con cui si entra in contatto, per evitare di cadere vittima di truffe o estorsioni.

È positivo che la giustizia abbia fatto il suo corso e che Ivan Caradente sia stato rilasciato. Ora sarà importante che le indagini continuino per individuare gli altri membri della banda e portarli davanti alla giustizia. Solo così si potrà garantire una maggiore sicurezza per tutti i cittadini.

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