Una donna è stata arrestata per aver nascosto droga nelle sue parti intime con l’intento di portarla a suo figlio detenuto nel carcere di Ariano Irpino. La polizia penitenziaria è riuscita a intercettare la donna grazie al fiuto del cane antidroga “Susy”. Durante una perquisizione nella sala d’attesa, il personale femminile ha trovato tre involucri di hashish nascosti nelle parti intime della donna.
Ma non è finita qui. In un’altra cella, i detenuti si sono barricati all’interno per impedire una perquisizione. È stato necessario l’intervento con scudi e caschi da parte della polizia penitenziaria per riportare l’ordine e la sicurezza. I detenuti responsabili di questi gravi e violenti episodi sono stati posti in isolamento e si confida nel loro immediato trasferimento.
Questi episodi mettono in luce la costante lotta delle autorità penitenziarie contro il traffico di droga all’interno dei carcere. L’utilizzo di cani antidroga come “Susy” è fondamentale per individuare e contrastare questi tentativi. Inoltre, la vigilanza e la determinazione del personale penitenziario sono essenziali per prevenire e affrontare situazioni di questo tipo.
È importante sottolineare che il contrabbando di droga all’interno dei carcere rappresenta una grave minaccia per la sicurezza e il benessere dei detenuti, oltre che per il personale penitenziario. È necessario adottare misure sempre più rigorose e preventive per contrastare efficacemente questo fenomeno. La collaborazione tra le forze dell’ordine, l’utilizzo di strumenti come i cani antidroga e l’implementazione di protocolli di sicurezza adeguati sono fondamentali per garantire un ambiente carcerario più sicuro e privo di sostanze illecite.
Questo episodio dimostra ancora una volta l’importanza di una costante vigilanza e di un’azione tempestiva per contrastare il traffico di droga all’interno dei carcere. Solo attraverso un impegno congiunto delle autorità penitenziarie e delle forze dell’ordine sarà possibile arginare questo fenomeno e garantire la sicurezza sia dei detenuti che del personale penitenziario.