La situazione medica di un settantenne di Dragoni sta suscitando molte discussioni. Pochi giorni fa, l’uomo si è sentito male durante una cena con la sua famiglia. Si tratta di un invalido che in passato ha anche lottato contro un cancro alla gola, che gli ha causato la perdita della voce. Dopo essere stato ricoverato all’ospedale di Piedimonte Matese, è stato dimesso dopo circa 24 ore, con la raccomandazione di sottoporsi immediatamente a visite per il diabete.

Tuttavia, quando l’uomo si è rivolto all’ASL di Caserta per prenotare la visita, ha avuto una brutta sorpresa: il primo posto libero è disponibile tra quattro mesi, nel maggio 2024. Tempi impossibili da sostenere per chi già si trova in condizioni gravi. Di conseguenza, l’uomo sarà costretto a sottoporsi a una visita privata a un costo elevato, ma è l’unica soluzione per cercare di migliorare la sua precaria condizione di salute.

La sanità pubblica nella nostra regione e, in particolare, nella nostra provincia, si dimostra in uno stato di disastro. Anni di sprechi, di soldi finiti nel circolo della corruzione, che hanno coinvolto più volte l’ASL di Caserta, come documentato da diverse inchieste giudiziarie, ma anche soprattutto la gestione completamente clientelare delle attività sanitarie, continuano a causare danni ai cittadini.

Danni che, come nel caso del settantenne di Dragoni, possono portare a conseguenze fatali. È urgente una riforma del sistema sanitario che ponga fine a questa situazione e garantisca un’assistenza adeguata e tempestiva a tutti i cittadini. La salute è un diritto fondamentale e non può essere messa in secondo piano a causa di inefficienze e corruzione. È necessario agire ora per garantire un futuro migliore per il sistema sanitario della nostra regione.

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