Ieri notte, poco dopo la mezzanotte, è arrivata alla Centrale Operativa una richiesta di aiuto da parte di una donna. La donna ha riferito di essere stata fermata da un uomo mentre stava passando per via Acquaviva insieme al marito e alla figlia, a bordo della loro auto. Con voce tremante, ha denunciato che l’uomo, apparentemente di 50 anni, ha colpito lo specchietto della loro macchina con un oggetto e ha simulato di aver danneggiato il suo cellulare a causa del colpo ricevuto.
Immediatamente, l’uomo ha chiamato un complice che ha chiesto al marito un risarcimento di 650 euro per il telefono distrutto. Di fronte al rifiuto del marito, i due lo hanno minacciato di morte e di rubargli l’auto. Sotto questa minaccia, gli aggressori hanno costretto la famiglia a salire in auto per raggiungere il bancomat più vicino e prelevare la somma richiesta.
Inseguiti da vicino da una Fiat Panda, i due aggressori e il terzo complice alla guida hanno seguito l’auto della famiglia senza perderli di vista. È stato in quel momento che, arrivati in Piazza Dante, la donna spaventata ha chiamato i Carabinieri con il suo cellulare. Nel frattempo, i malviventi, accortisi della telefonata, hanno accelerato e si sono allontanati procedendo per via Battisti.
Il Carabiniere della Centrale Operativa ha immediatamente inviato due pattuglie dell’Arma per cercare i fuggitivi. L’auto dei malviventi è stata intercettata pochi minuti dopo a San Nicola La Strada dai militari della locale Stazione, dopo un inseguimento rocambolesco.
I tre occupanti della Panda bianca, un 54enne di Santa Maria Capua Vetere, un 52enne di Caserta e un 41enne di Acerra, già noti alle forze dell’ordine, sono stati portati in caserma. La perquisizione immediata dell’auto, risultata rubata, ha permesso di trovare al suo interno anche alcuni attrezzi da scasso. Gli oggetti trovati sono stati sequestrati.
I tre arrestati sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Dovranno rispondere di tentata estorsione, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.