L’investigazione sul mistero della morte del 75enne Rocco Angelone di Lioni procede a ritmo serrato. Il corpo del pensionato è stato trovato nell’abitazione di una donna rumena di 68 anni, indagata per omissione di soccorso ed occultamento di cadavere. Per conoscere le cause della morte, è stata effettuata un’autopsia presso l’ospedale Moscati di Avellino. Nonostante fosse sabato e giorno festivo dell’Epifania, il medico legale ha collaborato attivamente. In serata, la salma è stata dissequestrata e consegnata alla famiglia. A Lioni, la camera ardente è stata allestita nella chiesa di San Bernardino e oggi si terranno i funerali. La famiglia ha nominato l’avvocato Rosario Maglio come legale di fiducia. L’avvocato ha dichiarato che l’esame autoptico è stato effettuato, ma ci vorranno dei giorni prima di avere informazioni più dettagliate. La famiglia ha piena fiducia nell’operato del medico legale indicato dalla Procura. Sono soddisfatti delle scelte investigative fatte finora dai carabinieri e dai magistrati. Bisogna stabilire se il signor Angelone poteva essere salvato quando è stato colto da malore e se l’omissione di soccorso da parte della donna lo abbia condannato alla morte. La ricostruzione dei fatti manca di tasselli determinanti e c’è bisogno di chiarezza. Nella dichiarazione dell’avvocato Maglio, ritorna il giallo sulla scomparsa del telefonino dell’anziano. Il cellulare risulta spento e non è stato smarrito. Nei prossimi giorni, verrà presentata un’istanza alla Procura per la geolocalizzazione e l’accesso ai tabulati. Si resta in attesa dei risultati dell’autopsia e dei segreti del telefonino. Dall’esame autoptico si potrà capire se il pensionato aveva assunto medicinali come il viagra e se questi possono aver contribuito all’arresto cardiocircolatorio. Rocco Angelone era un pensionato con una vita tranquilla. Aveva acciacchi tipici dell’età, come il diabete. La vicenda ha suscitato interesse e curiosità a Lioni. La famiglia è addolorata, la gente è curiosa e la donna rumena è indagata per occultamento di cadavere e omissione di soccorso. Gli inquirenti e la gente sono interessati alla relazione amichevole tra Rocco Angelone e la donna rumena che vive a Lioni da molti anni. I conoscenti della donna raccontano che è in uno stato di forte choc e la scusano dicendo che chiunque sarebbe stato freddo e lucido trovandosi un uomo morto improvvisamente in casa propria. Ma solo l’esito dell’autopsia potrà chiarire se Rocco si sarebbe potuto salvare chiamando un’ambulanza.