La vicenda giudiziaria che vedeva coinvolta D.R., una donna quarantunenne di Napoli, accusata di plurimi episodi di estorsione aggravata ai danni di un giovane disabile di Cervinara, è giunta alla sua conclusione. I fatti risalgono al mese di luglio 2020, quando il giovane sarebbe stato oggetto di continue richieste di denaro da parte della donna, che lo avrebbe minacciato telefonicamente di denunciarlo per una presunta lesione che lui avrebbe provocato alla figlia. Approfittando del deficit cognitivo di grado medio-lieve del quale il giovane era affetto, secondo l’accusa, la donna sarebbe riuscita ad ottenere diverse somme di denaro, pari a circa 500 euro, che la vittima consegnava di persona a due ragazzi, dallo stesso non conosciuti, in un’area parcheggio del Comune di Cervinara.

Il giovane, confidando tutto ai propri genitori, si recava in caserma per sporgere denuncia. Ne nasceva un processo penale dove D.R., difesa dall’avvocato Rolando Iorio, era accusata di estorsione pluriaggravata, sia consumata che tentata. L’imputata rischiava una condanna sino a 10 anni di reclusione.

Nella giornata di venerdì, il Tribunale Collegiale di Avellino, presieduto dalla Dott.ssa Matarazzo e dal giudice a latere Dott. Calabrese, ha aderito alla tesi difensiva basata sulla non corretta identificazione della persona autrice della condotta delittuosa e ha assolto D.R. per non aver commesso il fatto.

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