La gestione discutibile del patrimonio immobiliare dell’asilo nido “Gaetano Filangieri” a Napoli ha portato ad una situazione grave e preoccupante. Secondo le conclusioni dei carabinieri, i locali sono ancora occupati illegalmente dal custode che aveva perso l’incarico cinque anni fa. Ancora più preoccupante è il fatto che il custode si trova agli arresti domiciliari all’interno degli stessi locali che dovrebbero essere sicuri per i bambini e per il personale dell’asilo. Inoltre, durante un sopralluogo, è emerso che l’uomo avrebbe maneggiato un’arma all’interno dell’appartamento abusivo. Questa situazione rappresenta un grave rischio per la sicurezza dei bambini e di tutti coloro che frequentano l’asilo.
Il caso del “Gaetano Filangieri” ha attirato l’attenzione della Procura contabile che sta indagando sulla gestione discutibile del patrimonio immobiliare. Nonostante il Comune abbia provato a diffidare il custode abusivo, non è ancora stato possibile sgomberare gli spazi occupati illegalmente. La Procura contabile ha deciso di non contestare un’ipotesi di danno erariale nei confronti del Comune, riconoscendo i suoi sforzi per affrontare la situazione. Tuttavia, è fondamentale eliminare ogni forma di illegalità nella gestione degli immobili. Questo caso rappresenta un punto di svolta nei rapporti tra la Procura contabile e le amministrazioni locali, che devono impegnarsi insieme per garantire una corretta gestione degli immobili pubblici. Non si può tollerare l’inadempienza da parte delle istituzioni, soprattutto quando si tratta della sicurezza dei bambini e delle loro famiglie. È necessaria una sinergia istituzionale per evitare altre situazioni simili in futuro.

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