I casi di usura che si sono verificati nella Valle Caudina negli ultimi giorni hanno fatto emergere la consapevolezza delle difficoltà che si acuiscono nelle aree interne. Tre arresti in tre giorni rappresentano un evento eccezionale per questa zona, che pur non essendo esente dalla criminalità, non è solita registrare un numero così elevato di arresti in così poco tempo.
L’operato dei carabinieri della Compagnia di Montesarchio, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Benevento, ha messo in luce come la crisi dovuta al Covid-19 e le difficoltà connesse al contesto internazionale abbiano un impatto significativo su un tessuto sociale estremamente fragile come quello delle aree interne.
In queste zone, risollevarsi dalle difficoltà diventa drammaticamente più complicato che altrove: l’accesso al credito è un miraggio e la tentazione di ricorrere all’usura diventa più allettante. Quando si parla di differenze territoriali, si fa anche riferimento a questa realtà: la possibilità di risolvere le difficoltà varia a seconda del luogo in cui si vive.
È evidente, quindi, che in una situazione del genere è necessario rafforzare le misure per proteggere i cittadini dall’usura. Il fatto che si stiano effettuando arresti è un segnale importante che denunciare è una scelta giusta e che le forze dell’ordine sono al fianco dei cittadini. Tuttavia, sarebbe altrettanto importante ridurre le possibilità che i cittadini cadano in queste trappole, dimostrando così una maggiore attenzione verso la tutela dei cittadini stessi.
È fondamentale che le istituzioni locali e nazionali si impegnino attivamente nella lotta all’usura, promuovendo campagne di sensibilizzazione e mettendo in atto politiche che favoriscano l’accesso al credito legittimo. Solo così sarà possibile contrastare efficacemente questo fenomeno e garantire una maggiore sicurezza e tutela per tutti i cittadini, indipendentemente dal territorio in cui vivono.
