Il garante dei detenuti in Campania ha espresso la sua indignazione e chiesto giustizia per la morte di un detenuto di Avellino nel carcere di Catanzaro. Modestino Forte, 57 anni, è morto a causa di un cancro ai polmoni allo stadio avanzato, nonostante il medico del tribunale abbia ritenuto che fosse compatibile con il regime carcerario.

Secondo quanto dichiarato dal garante Samuele Ciambriello, solo il 12 gennaio è stato concesso a Modestino Forte l’arresto ospedaliero. Il detenuto era già in coma farmacologico e tre giorni prima gli erano stati rigettati i domiciliari. Ciambriello ha sottolineato che il diritto alla salute e alla vita deve sempre prevalere e ha denunciato le condizioni disumane del carcere, definendolo uno spazio fuori dal mondo, un istituto patogeno e un vero calvario.

Il garante ha concluso la sua dichiarazione chiedendo giustizia e verità, e ha sottolineato che non si può continuare a morire in carcere e di carcere nell’indifferenza generale. Questo caso tragico solleva una volta di più l’importanza di garantire i diritti fondamentali delle persone detenute e di porre fine alle condizioni disumane all’interno delle carceri italiane.

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