Un’importante operazione ha avuto luogo nel carcere di Avellino, mettendo in evidenza l’eccezionale lavoro del personale di Polizia Penitenziaria e sollevando questioni critiche riguardanti il sistema carcerario italiano. Durante un controllo di routine è stata scoperta una quantità significativa di cocaina, nascosta con grande astuzia all’interno del giubbotto di un detenuto di ritorno da un permesso. Il peso della sostanza stupefacente ammonta a 100 grammi. Questo episodio evidenzia la professionalità e la prontezza del personale, ma anche la problematica più ampia legata alla sicurezza e al controllo nelle strutture carcerarie italiane.

Mirko Manna, Fp Cgil Comparto Sicurezza, afferma che questo episodio, pur rivelando l’efficacia e la dedizione degli agenti, getta luce su una realtà preoccupante. L’attuale stato delle carceri italiane, segnato da sovraffollamento e carenze strutturali, richiede un’attenzione urgente. È inaccettabile che il Ministro della In-Giustizia Nordio rimanga inerte di fronte a queste criticità. La totale assenza di azioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria è motivo di grande preoccupazione. Si chiedono quindi interventi mirati e una strategia complessiva per affrontare le problematiche del sistema penitenziario, garantendo sicurezza, dignità e giustizia per tutti.

La Fp Cgil Polizia Penitenziaria si impegna a continuare a lavorare con dedizione per garantire la sicurezza e il rispetto della legalità, nonostante le crescenti sfide e difficoltà. Si fa un appello per un impegno concreto e immediato da parte delle autorità, affinché gli agenti abbiano le risorse e il sostegno necessari per svolgere il loro ruolo cruciale nella tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza sociale.

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