Le serie televisive come ‘Gomorra’ o ‘Mare Fuori’ stanno influenzando i giovani, e non solo quelli che vivono in situazioni difficili. Sempre più spesso i giovani cercano di emulare modelli criminali ispirati dalle serie tv o dalle canzoni dei trapper che esaltano atteggiamenti mafiosi e camorristici, mettendo in discussione le istituzioni e le forze dell’ordine.
A sottolineare questo fenomeno è il sindacato di polizia penitenziaria Uspp, con il segretario per la Campania Ciro Auricchio. Secondo lui, un esempio emblematico di questa tendenza è il ferimento avvenuto lo scorso 11 dicembre nel centro di Napoli, di un ex attore del film “La paranza dei bambini”, Ciro Vecchione, ritenuto legato a un gruppo criminale del quartiere Sanità, che era in macchina con la sua fidanzata minorenne.
“Baby gang e giovani assassini”, sottolinea Auricchio, “si aggirano nel centro della città, tra donne e bambini, sparando a caso e causando vittime innocenti, come è successo qualche giorno fa quando con ottanta colpi si è cercato di uccidere un giovane, Nicola Giuseppe Moffa, ritenuto responsabile dell’agguato a Vecchione”.

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