Non solo furbetti del cartellino. Il Comune di Aversa guarda, sia pure da lontano, all’indagine sulla corruzione per gli appalti al Rione Terra di Pozzuoli. Dall’inchiesta, infatti, emergerebbe un ruolo anche da parte di Giovanni Schiano di Colella Lavinia, già segretario comunale nel comune napoletano ed oggi in servizio proprio in quello normanno.
Il ruolo “ambiguo” del segretario
Schiano di Colella avrebbe avuto un ruolo che il gip Baldassarre definisce “ambiguo”. Per gli inquirenti sarebbe stato consapevole della volontà del sindaco Vincenzo Figliolia – finito in carcere – di assegnare la concessione all’Ati dell’imprenditore Salvatore Musella, anche lui arrestato. Da un lato parteggia per i protetti del sindaco e dall’altro non vuole “sporcarsi le mani” non andando fino in fondo nella commissione di gara da lui presieduta e che avrebbe dovuto assegnare la gestione del lotto A del Rione Terra. Una gara che si era conclusa con l’assegnazione alla “Cultura e Natura” del sindaco di Parete Gino Pellegrino, poi estromessa.
La lettera trovata sull’Iphone
Per gli inquirenti, inoltre, merita particolare attenzione anche ad una missiva rinvenuta sull’Iphone del segretario comunale e di cui il sindaco di Pozzuoli sarebbe stato il destinatario (non si sa se effettivamente la lettera sia stata recapitata o meno). Da chiarire anche le ragioni per le quali sarebbe stata scritta: se per una leale interlocuzione con il sindaco o se si tratti di un tentativo di proteggersi da eventuali azioni giudiziarie (la seconda ipotesi è quella ritenuta più probabile dagli agenti della squadra mobile nella loro informativa).
“Mai lo avrebbe fatto Giovanni nei confronti di Vincenzo”
Sta di fatto che Schiano di Colella scrive: “Tu non hai mai chiesto a nessuno di commettere un reato ed io, in ventisei anni, mai ne ho commessi”. E ancora sul rischio di in ogni gara “questa volta ha ostacolato per ora il raggiungimento di quello che si ritiene essere il miglior interesse pubblico per la città”, che per il sindaco Figliolia era l’assegnazione all’imprenditore Musella. Schiano di Colella ci tiene a far sapere al sindaco la sua fedeltà: “ciò che dispiace di più è pensare che tu abbia avuto anche solo un minimo dubbio che Giovanni (il segretario nda) possa aver dato ascolto ad una persona diversa da Vincenzo … Mai lo avrebbe fatto Giovanni nei confronti di Vincenzo”. E quindi la chiosa: “al di là della sacrosanta delusione che hai avuto per il risultato (la prima classificata in sede di gara risulta la Cultura e Natura nda) delusione che condivido per lo stesso motivo, allora sempre per il superiore interesse pubblico del Comune di Pozzuoli devi ritenere già firmata da me la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro”.