Inchiesta sui centri di accoglienza in Irpinia: richieste pene per i gestori e dipendenti coinvolti

Il tribunale di Benevento ha emesso la sentenza per l’inchiesta sui centri di accoglienza in Irpinia. Il gestore delle strutture, Ciriaco Petrilli, rischia 3 anni e 10 mesi di reclusione e una multa di 4.200 euro. I dipendenti coinvolti, Michela Isernia, Mario Gallo e Pierluigi Damiani, sono stati chiesti rispettivamente 1 anno e 3 mesi di reclusione, l’assoluzione e la richiesta di assoluzione. La sentenza per tutti e quattro gli imputati sarà emessa il prossimo 2 aprile.

Nella stessa inchiesta erano stati assolti Armando Amabile, ex viceprefetto vicario della prefettura di Avellino, Elvira Nuzzolo dirigente amministrativa dell’Area IV dell’ufficio immigrazione e Michela De Paola dipendente di un centro di accoglienza.

Durante il processo abbreviato, gli avvocati Di Martino e De Pietro Milone hanno ottenuto l’assoluzione per Nuzzolo e De Paola. Il pubblico ministero aveva invece chiesto un anno e sei mesi di reclusione per Armando Amabile, accusato di aver favorito Petrilli nell’aggiudicazione di diverse convenzioni.

Complessivamente, su 20 imputati, 4 sono stati rinviati a giudizio, mentre gli altri 16 sono stati prosciolti da tutte le accuse. La sentenza di non luogo a procedere è stata emessa il 22 giugno 2021 per i dipendenti Clemente Maria Servodio, Annamaria Ricci, Romana Teriggi, Mafalda Cocozza, Raffaella Siconolfi, Concetta Flaminio, Domenico Raduazzo, Elena Pezzella, Rocco Masucci, Leonardo Befaro, Geltrude Mannarino, Giulia Pisano, Annalucia Balestrieri, Hafida Kossoui, Modestino Liberale e Nicola Cecere, tutti impiegati nei centri di accoglienza gestiti da Petrilli.

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