Controlli e occhi elettronici per combattere l’abbandono dei rifiuti a Napoli Est

Sono iniziati i controlli da parte degli ispettori e l’attivazione di occhi elettronici per individuare e punire gli incivili e i delinquenti che abbandonano i rifiuti sulle strade di Napoli Est. Ogni giorno, le micro-discariche danneggiano molte aree dei tre quartieri popolosi a causa dei residenti e dei passanti, ma soprattutto a causa dei “sveratori seriali” che illegalmente si sbarazzano di materiali di ogni tipo, speciali e pericolosi inclusi.

Nella zona orientale della città, Asìa Napoli sta portando avanti un’attività di controllo e repressione nei confronti di coloro che non rispettano la raccolta differenziata: dal giugno dell’anno scorso è stato avviato il servizio porta a porta, che gradualmente coinvolgerà tutti i residenti e le attività commerciali, consentendo così di rimuovere i cassonetti e le campane. Il lavoro dei nuovi ispettori ambientali, appena formati dall’azienda comunale, può essere supportato dalle riprese degli occhi elettronici installati proprio nei punti più critici. Uno di questi punti critici è via Nicola Stigliola a Barra, dietro l’ex centro polifunzionale, una strada che viene presa di mira quotidianamente da chi abbandona rifiuti: non solo oggetti ingombranti e suppellettili, ma soprattutto pneumatici, vernici, guaine e altri scarti di lavori edili. Una vera e propria piaga che, oltre a rappresentare un problema di igiene e decoro, pesa sulle casse del Comune che è costretto a intervenire con operazioni straordinarie. Proprio lungo questa strada, a due passi dal centro storico di Barra, dopo le denunce dei residenti e degli amministratori locali, è stato installato un cartello che annuncia l’attivazione della videosorveglianza per il controllo a distanza dello spazio pubblico. Il cartello, che riporta i loghi del Comune di Napoli, di Asìa Napoli e della Polizia Locale, informa che le immagini sono a disposizione delle forze dell’ordine, come previsto per altri siti interessati dal “Patto terra dei fuochi”. Quindi, un deterrente per coloro che quotidianamente utilizzano la strada come una pattumiera o una discarica.

Anche in via Molino Fellapane a Ponticelli, vicino a via Botteghelle, si è verificato un scenario di degrado: i cassonetti e le campane sono stati avvolti dalle fiamme, prontamente spente dai vigili del fuoco. La circostanza, probabilmente di origine dolosa, è stata segnalata da Carlo Capasso, consigliere della VI Municipalità del gruppo “Per la città di Napoli più verde”, che ha evidenziato il problema di sicurezza dato il ripetersi di episodi del genere nella zona di Porchiano in pochi giorni. Il consigliere di Napoli Est, preoccupato per le conseguenze sulla salute delle persone che vivono nelle vicinanze, ha allertato la polizia municipale e ha sottolineato la necessità di bonificare la zona dai rifiuti bruciati.

Da tempo, a Porchiano e in molte altre zone dei quartieri di Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio, si attende l’estensione completa del servizio porta a porta, che in otto mesi ha coinvolto già migliaia di famiglie e negozianti, rivoluzionando le modalità di recupero dei rifiuti dopo anni di tentativi e sperimentazioni parziali. Si tratta di una vera e propria sfida nella zona di Napoli, che accoglierà il primo impianto di compostaggio cittadino e ospiterà anche un altro impianto industriale in via Nuova delle Brecce per la valorizzazione degli imballaggi in carta e cartone: un investimento di 18 milioni di euro nell’area dell’ex ICM di Barra.

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