Un uomo di 54 anni di Napoli, disoccupato e con problemi di dipendenza dall’alcol, ha occupato la casa di un parente acquisito dopo la morte di un familiare, abbandonandola al suo destino.
Si tratta di una triste vicenda familiare che si sta verificando in un appartamento in corso Aldo Moro a Santa Maria Capua Vetere. In quell’appartamento vivevano G.C. e sua moglie. L’uomo, il 25 novembre scorso, è stato travolto sulla Nazionale Appia mentre attraversava sulle strisce pedonali vicino alla locale compagnia dei carabinieri. Una Fiat Panda, durante una manovra azzardata, non ha visto l’uomo che è stato colpito in pieno e sbalzato a diversi metri di distanza. L’auto si è allontanata, rendendosi conto dell’accaduto solo qualche metro dopo il tragico impatto.
Nel violento impatto con l’asfalto, l’uomo ha riportato ferite vistose e sanguinolente alla testa e al bacino. È stato trasportato d’urgenza all’ospedale civile di Caserta. La situazione si è aggravata e l’uomo è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è morto poco più di due mesi dopo a causa delle gravi lesioni riportate. Il parente partenopeo della vittima del sinistro ha occupato la casa del familiare sin dal giorno del trasporto in ospedale di G.C., approfittando delle precarie condizioni di salute della moglie. Non le è stata prestata assistenza medica e, secondo quanto riferito dai vicini, l’anziana è in pessime condizioni e spesso si sentono urla provenire dall’appartamento.
Martedì scorso (6 febbraio), dopo l’ennesimo episodio di urla provenienti dall’abitazione, i vicini hanno chiamato i carabinieri. Una pattuglia della stazione locale è intervenuta e ha trovato l’uomo con ferite al volto e in uno stato di alterazione psicofisica. L’anziana era confusa e spaventata. La vicenda è già stata segnalata ai servizi sociali locali e i carabinieri stanno indagando ulteriormente sulla triste situazione.
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