La pazienza degli abitanti della zona vicino al ponte Marconi sta venendo messa a dura prova a causa di una situazione problematica che sembra non essere risolta dalla Regione Campania. I lavori di demolizione del ponte erano stati programmati per l’inizio di febbraio, ma ad oggi, due mesi dopo, nulla di concreto è stato fatto, tanto che molti cittadini hanno sollevato le loro proteste. La situazione è stata aggravata dall’azione di alcuni dipendenti del Consorzio di Bonifica, che hanno lavorato per disotturare il sifone che dall’alveo comune nocerino passa al Rio Sguazzatoio, portando una grande quantità d’acqua nella zona a valle e contribuendo ad allagare ulteriormente l’area già colpita dalle piogge.

Secondo Eugenio Lato del Comitato salute e sicurezza, l’azione dei dipendenti del Consorzio sarebbe stata “presumibilmente autorizzata” dall’amministrazione comunale di San Marzano sul Sarno. Lato ha sottolineato che la demolizione del ponte Marconi è in ritardo e che il comitato sta lottando per ottenere un dragaggio del corso d’acqua. L’azione dei dipendenti del Consorzio, tuttavia, sembra essere stata mirata al “si salvi chi può” e non andrà da nessuna parte. Lato ha aggiunto che i cittadini sono fortemente incazzati e amareggiati perché l’amministrazione comunale non sta facendo nulla per tutelarli.

La situazione è diventata così incandescente che è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per fermare i lavori dei dipendenti del Consorzio, che non avevano alcuna autorizzazione. Lato ha invitato tutti i comuni interessati a questa situazione a fare chiarezza sulla loro posizione e a fare le cose in modo giusto. Ha anche invitato il Comune di San Marzano sul Sarno a prestare attenzione alla situazione e a capire in quale rischio si sta mettendo. Lato ha concluso dicendo che il comitato salute e sicurezza rimarrà vigile sulla situazione e che denuncerà chiunque non rispetti le regole.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui