La prossima settimana il 17enne di Pagani coinvolto nell’inchiesta sul radicalismo online di matrice suprematista e neo nazista sarà sentito dal giudice per le indagini preliminari del tribunale dei Minori di Salerno. In Italia, l’inchiesta ha portato all’emissione di provvedimenti a carico di due minorenni, tra cui il ragazzo di Pagani e un altro ragazzo diventato maggiorenne a Torino.
Entrambi sono stati sottoposti a provvedimenti di “permanenza in casa”, equivalente agli arresti domiciliari per i minori. I post pubblicati dal ragazzo di Pagani sul gruppo “Sturmjager Division” su Telegram sono stati oggetto di interesse da parte della polizia postale e della Digos. Le frasi razziste e antisemite scritte dal giovane sono state estremamente pesanti e incitavano all’odio verso ebrei, persone di colore e anche “bianchi musulmani”.
Il ragazzo è stato identificato grazie a un’immagine postata su cui compariva un teschio che teneva una coppa trionfalmente, con la didascalia “l’obiettivo è stato raggiunto”. La polizia è riuscita a individuarlo grazie a un articolo pubblicato su un portale di informazione salernitano che mostrava una foto del ragazzo confrontata con quelle del suo profilo Facebook. La chat a cui partecipava il ragazzo si chiamava Nova Italia ed era collegata al gruppo “Sturmjager Division”.
Le frasi violente e odiose scritte dal ragazzo sono state motivo di grande preoccupazione e la sua audizione davanti al giudice sarà un passo importante per fare luce su questa vicenda.