La Procura regionale della Corte dei conti per la Campania, su delega della Finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, ha eseguito un sequestro preventivo per circa 2 milioni di euro nei confronti di un centro antidiabete convenzionato con l’Asl di Caserta. Dieci persone sono state indagate.

La misura cautelare è stata richiesta e ottenuta a seguito di contestazioni amministrative riguardanti le modalità di rendicontazione, di controllo e di remunerazione delle prestazioni erogate dal centro, risultate ben superiori a quelle previste.

Le indagini sono state svolte dal Nucleo di polizia economico finanziaria di Caserta, focalizzandosi sull’utilizzo della Capacità Operativa Massima, che le ASL adottano per ogni centro accreditato, esprimendo i carichi di lavoro compatibili con determinati standards di adeguatezza e qualità dei servizi resi all’utenza.

Ai soggetti intimati è stato contestato di aver prodotto un danno finanziario all’azienda sanitaria pubblica, pari all’importo garantito dal sequestro conservativo concesso, derivante dal riconoscimento e dalla liquidazione di corrispettivi indebiti per varie tipologie di prestazioni afferenti alla branca della diabetologia.

Questa iniziativa dimostra come sia necessario garantire il rispetto di standard di adeguatezza e qualità dei servizi e di controlli adeguati nei confronti dei centri accreditati, al fine di prevenire eventuali abusi e danni erariali. Inoltre, le indagini dimostrano come le autorità competenti siano pronte ad agire in caso di violazione delle normative vigenti, garantendo l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario pubblico.

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