La recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che in caso di phishing, le banche sono obbligate a risarcire i clienti se non emergono colpe gravi. Questo provvedimento è stato accolto positivamente dall’associazione Codici, che lo considera uno strumento prezioso per i consumatori che si trovano vittime di truffe online.
Secondo il Segretario Nazionale di Codici, Ivano Giacomelli, le banche devono fare tutto il possibile per prevenire le truffe online, informando i clienti e adottando misure di sicurezza informatica adeguate. I truffatori sono sempre più abili nel mimetizzarsi da istituti finanziari e ingannare le vittime attraverso email e chiamate telefoniche fraudolente.
Il phishing e il vishing sono tecniche sofisticate utilizzate dai malviventi per ottenere dati sensibili dai clienti, creando uno stato di paura e ansia che li rende più vulnerabili. Pertanto, è fondamentale che le banche proteggano i propri clienti, informandoli sulle modalità delle truffe online e fornendo strumenti informatici adeguati per prevenire tali situazioni.
Inoltre, è importante che i clienti siano prudenti e non clicchino su link sospetti o forniscano dati personali al telefono senza aver prima verificato l’autenticità della comunicazione con la propria banca. La sentenza della Cassazione sottolinea il ruolo fondamentale delle istituzioni finanziarie nel proteggere i propri clienti da frodi online e nel fornire loro assistenza e supporto in caso di tentativi di phishing.