I vigili del fuoco continuano a lavorare senza molte speranze di trovare sopravvissuti alla tragedia avvenuta alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana. Dopo l’esplosione di una turbina e il crollo di un solaio, si contano tre morti accertati, cinque feriti e quattro dispersi. La situazione è estremamente difficile, con l’acqua che continua a salire all’interno della struttura.
Le ricerche sono complicate dalla presenza dell’acqua che ha invaso il piano coinvolto nell’incidente. Le squadre di soccorso sono impegnate a operare sotto il livello del lago, con l’acqua che continua ad entrare. Si tratta di una situazione estremamente rischiosa per gli operatori sul campo.
Le autorità locali e nazionali si sono mobilitate per fornire supporto alle operazioni di ricerca e soccorso. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha dichiarato che si tratta di una delle tragedie sul lavoro più gravi della storia recente del Paese. Anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha espresso il suo cordoglio per l’accaduto.
Le indagini sono ancora in corso per comprendere le cause dell’esplosione e del crollo. Si ipotizza che prima dell’incidente sia stato avvertito un rumore strano, che ha spinto alcuni lavoratori ad allontanarsi. I sindacati hanno già annunciato uno sciopero nazionale per rivendicare maggiore sicurezza sul lavoro.
Le tre vittime identificate finora avevano tra i 35 e i 73 anni. Si tratta di persone provenienti da diverse parti d’Italia, coinvolte nell’incidente mentre lavoravano alla centrale elettrica. Le operazioni di ricerca proseguiranno fino a quando non saranno stati ritrovati tutti i dispersi, con l’obiettivo di fare luce su quanto accaduto e garantire giustizia per le vittime e le loro famiglie.