Una tragedia ha colpito la città di Eboli, in provincia di Salerno, dove un bambino di soli 15 mesi ha perso la vita a causa dell’aggressione di due pitbull. Il piccolo Francesco Pio D’Amaro si trovava in braccio allo zio quando è stato attaccato dai cani, che erano di proprietà di una conoscente della madre e sono poi fuggiti.
Questo terribile episodio ha riportato alla luce il dibattito sulla pericolosità di alcune razze canine e sulla necessità di leggi più severe per regolamentarne la detenzione.
L’Oipa ha rilasciato una nota in cui chiede al legislatore di intervenire per regolamentare la detenzione di cani, che troppo spesso vengono scelti da persone non in grado di gestirli correttamente.
È importante sottolineare che non esiste un elenco nazionale di cani “pericolosi”, ma la valutazione della pericolosità di un cane avviene caso per caso. In caso di comportamenti aggressivi, il proprietario e il cane vengono segnalati e sottoposti a corsi formativi obbligatori.
L’Oipa sottolinea l’importanza di un’educazione responsabile da parte dei proprietari di cani e di una maggiore informazione sui rischi legati alla detenzione di animali potenzialmente pericolosi.
La tragedia di Eboli ci ricorda l’importanza di gestire correttamente i nostri animali domestici e di adottare misure di sicurezza adeguate. È necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali.

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