La Terra dei Fuochi, l’area che comprende decine di comuni delle province di Caserta e Napoli, sta vivendo un trend positivo nella diminuzione dei roghi di rifiuti. Nel mese di aprile, infatti, sono stati registrati solo 52 roghi, contro i 53 di marzo e i 63 di febbraio. Inoltre, rispetto all’aprile del 2022, i roghi sono diminuiti drasticamente, passando da 90 a soli 52.

In particolare, la fascia costiera settentrionale ha registrato solo tre roghi, dimostrando la stagionalità del fenomeno, che aumenta d’estate in proporzione al lievitare delle presenze sul litorale tra Caserta e Napoli.

La situazione nei campi rom, dove spesso vengono bruciati rifiuti abbandonati, è tranquilla. Inoltre, continua l’attività di contrasto ai crimini ambientali con i cosiddetti “Action Day”, servizi di controllo effettuati da forze dell’ordine ed esercito, con l’ausilio di droni e mezzi aerei.

Il mirino è puntato sulle tante piccole e grandi discariche abusive presenti sul territorio, frutto dell’abbandono indiscriminato di rifiuti da parte dei cittadini ma soprattutto di aziende, spesso abusive, e appunto le attività imprenditoriali medio-piccole.

Nonostante ci sia stata “una diminuzione del numero dei pattugliamenti, dovuta al mutato quadro internazionale che ha comportato la riduzione del contingente “Strade sicure/Terra dei fuochi” dell’Esercito”, sono state elevate sanzioni per oltre 1,5 milioni di euro (1.668.162) ad aprile 2023, con 27 persone denunciate e 13 aziende sequestrate per reati ambientali.

In conclusione, la Terra dei Fuochi sta vivendo un trend positivo nella lotta contro i roghi di rifiuti e i crimini ambientali, ma è necessario continuare a monitorare e contrastare le attività illegali che danneggiano il territorio e la salute dei cittadini.

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