La fine dell’incubo: la morte di Osama bin Laden

La notizia della morte di Osama bin Laden, avvenuta 13 anni fa nella notte tra il 1° e il 2 maggio, segnò la fine di un lungo incubo per il mondo intero. Il leader di al-Qāʿida, responsabile degli attentati dell’11 settembre 2001, fu ucciso in Pakistan da un commando di forze speciali statunitensi, nell’ambito di una missione top-secret denominata “Il tridente di Nettuno”.

Dopo anni di ricerche e indagini dell’intelligence, Bin Laden fu individuato ad Abbottabad, dove viveva in un compound fortificato senza contatti esterni. L’irruzione dei Navy Seals portò alla sua morte, insieme ad alcuni suoi collaboratori.

La Cia, con l’aiuto di un medico pakistano, riuscì a identificare il covo del terrorista e a confermare la sua morte attraverso test del DNA. Il corpo di Bin Laden fu sepolto nel mare arabico entro 24 ore, secondo la legge islamica.

La morte di Bin Laden scatenò reazioni contrastanti, con Al-Qaida che giurò vendetta e l’FBI che confermò la sua morte sul proprio sito web. L’operazione fu seguita in diretta dalla Casa Bianca, con il Presidente Obama e il suo staff che monitoravano ogni fase della missione.

Osama bin Laden, l’uomo che aveva minacciato il Papa e il mondo intero, era finalmente stato sconfitto. La sua morte segnò la fine di un capitolo oscuro della storia contemporanea, ma l’inizio di una nuova era nella lotta al terrorismo internazionale.

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