Il titolare della pizzeria “Dal Presidente” di via Tribunali, nel cuore del centro antico di Napoli, insieme a sua moglie e altre tre persone, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta della Dda partenopea. L’accusa ipotizza i reati di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso e dall’agevolazione del clan camorristico Contini.
Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per Massimiliano Di Caprio, 49 anni, Deborah Capasso, 47 anni, e Vincenzo Capozzoli, 49 anni, cognato di Di Caprio e considerato esponente del clan Contini. Gli altri due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari.
Secondo gli investigatori, la titolarità della società “La Regina dei Tribunali”, che gestiva la famosa pizzeria, era stata attribuita fittiziamente alla moglie di Di Caprio attraverso una serie di atti di modifica dell’assetto societario. Inoltre, un poliziotto in servizio alla stradale di Avellino è stato arrestato per l’intestazione fittizia di una società per la produzione e vendita di prodotti da forno.
Le indagini sono partite dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha riferito della riconducibilità della pizzeria a esponenti della criminalità organizzata. Inoltre, Di Caprio è stato al centro di una polemica per un post omofobo pubblicato sui social network, che ha suscitato la reazione degli attivisti di Arcigay Napoli e della senatrice Monica Cirinnà.
Dopo l’accaduto, si è tenuto un incontro pacificatore tra Di Caprio ed esponenti di Antinoo Arcigay Napoli, durante il quale il pizzaiolo ha chiesto scusa per le sue posizioni nel post.