Giovedì scorso, la Casa Circondariale di Ariano Irpino è stata teatro di una giornata ad alta tensione, con i detenuti della Seconda Sezione ex art. 32 che si sono rifiutati di rientrare in cella. Solo con grande difficoltà, verso sera, gli agenti di polizia penitenziaria sono riusciti a ripristinare l’ordine e la sicurezza, dimostrando una volta di più grande professionalità e spirito di sacrificio.

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, tramite il Segretario regionale Tiziana Guacci, ha denunciato la grave carenza di personale nell’istituto arianese. Attualmente, l’organico previsto è di 133 uomini e 5 donne nel ruolo agenti, ma la forza operativa effettivamente disponibile è di sole 81 unità, con una differenza di 59 uomini in meno. Questa situazione, aggravata dalla mancata mobilità interna, genera stress lavorativo e sfiducia tra il personale.

Il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece, ha espresso pieno sostegno alla protesta della Polizia Penitenziaria di Ariano e ha annunciato che si attiverà presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché le giuste proteste vengano ascoltate e si adottino provvedimenti necessari per garantire la sicurezza del carcere. Capece ha anche evidenziato le continue aggressioni subite dagli agenti in servizio negli istituti penitenziari del Paese, sottolineando l’importanza di proteggere coloro che rappresentano lo Stato all’interno delle carceri.

È necessario che i vertici del DAP e del Provveditorato regionale penitenziario di Napoli intervengano con urgenza per risolvere la situazione critica in cui versano gli istituti campani. La sicurezza del personale e dei detenuti non può essere messa a repentaglio a causa di carenze di organico e di risorse. Speriamo che le istanze della Polizia Penitenziaria vengano finalmente ascoltate e che si trovino soluzioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro all’interno delle carceri.

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