Un tragico episodio di violenza legato a un diverbio per motivi di viabilità ha sconvolto la comunità di Cesa. I fratelli Marco e Claudio Marrandino sono stati uccisi in un duplice delitto, con Antonio Mangiacapre come presunto autore. Secondo la ricostruzione della procura di Napoli Nord, tutto è iniziato con una discussione tra le tre persone coinvolte, che si sono fermate in auto in via Astragata ad Orta di Atella. Mangiacapre, improvvisamente, ha estratto una pistola e ha sparato diversi colpi, uccidendo i due fratelli e ferendo gravemente il capo della pattuglia dei carabinieri che stava intervenendo. Dopo la fuga dell’omicida, è stato individuato e arrestato, ma ha cercato di creare un alibi parlando di una rapina e di un malore. Tuttavia, armi illegali e munizioni sono state trovate nella sua abitazione, confermando il suo coinvolgimento nel delitto.

Mentre il movente del crimine rimane incerto, la comunità di Cesa si è riunita in preghiera per commemorare le vittime e riflettere sull’accaduto. I funerali potrebbero essere celebrati giovedì, con l’annuncio del lutto cittadino. La famiglia Marrandino è assistita da un team di avvocati, mentre l’avvocato Paolo Caterino rappresenta l’omicida presunto. È un momento di dolore e sgomento per la cittadina, che cerca di comprendere e elaborare questo tragico evento che ha segnato per sempre la vita di tutti i suoi abitanti.

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