Un tragico evento ha scosso la Campania nei giorni scorsi: un lupo è stato trovato morto nel Parco Regionale del Matese, il terzo caso in meno di 12 mesi. Secondo le prime analisi effettuate, la giovane femmina di lupo è stata uccisa da quattro colpi esplosi da un fucile tipo carabina, un altro esempio di bracconaggio inaccettabile. La situazione attuale dimostra che c’è ancora molto da fare per raggiungere una reale coesistenza tra lupo e uomo.
Secondo le stime, circa il 90% dei lupi morti in Italia muoiono per cause umane, come bracconaggio, mortalità accidentale o ibridazione con i cani padronali. Questo caso riaccende l’importanza di investire risorse ed energie nella sensibilizzazione e comunicazione sull’importanza del lupo per gli ecosistemi, oltre che nelle indagini che portino ad esemplari pene per chi trasgredisce la legge e uccide una specie protetta.
Il WWF Italia ringrazia i Carabinieri forestali che hanno rinvenuto la carcassa e reso noto l’episodio e invita tutti gli attori in gioco, istituzioni nazionali e locali comprese, ad impegnarsi nella promozione della coesistenza tra uomo e grandi carnivori. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale diffondere le conoscenze corrette sulle buone pratiche di comportamento, specialmente nelle aree di neo-ricolonizzazione della specie.