Tragedia a Napoli. Mario Ementato, 29 anni, è stato ucciso da un poliziotto durante un intervento per placare la sua furia contro il compagno della madre. Secondo quanto riportato da Patrizia, madre del ragazzo, Mario avrebbe inveito contro di lei e contro il compagno, ferendoli entrambi con delle forbici.

La donna ha raccontato che il figlio era preda di una crisi di astinenza da stupefacenti e che vedeva “il diavolo in casa”. Inutile il suo tentativo di salvarlo: “Ho fatto di tutto per salvarlo, per salvare un figlio si fa tutto”.

Secondo quanto riferito, Mario si sarebbe recato al commissariato Vicaria Mercato, a Napoli, per sporgere denuncia contro il compagno della madre. Qui sarebbe ricomparso il suo aggressore, intento ancora una volta a colpirlo con l’arma. Gli agenti, nel tentativo di disarmarlo, sarebbero stati costretti a sparare un colpo mirando alle gambe del ragazzo, che poco dopo è morto per emorragia.

L’intervento è stato inevitabile, ma la morte di Mario Ementato è una tragedia che avrebbe potuto essere evitata. La madre del ragazzo ha espresso il suo desiderio di giustizia per suo figlio, sottolineando che “ha sbagliato e doveva pagare ma non doveva morire”. La tragedia di Napoli è un monito sull’importanza di affrontare il problema della dipendenza da stupefacenti, che ha portato alla morte di un ragazzo di soli 29 anni.

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