I Carabinieri di Montesarchio, in collaborazione con la Procura di Benevento, hanno portato a termine un’inchiesta che ha interessato Napoli e Telese Terme. Al centro delle indagini c’erano due cittadine cinesi, ora in carcere, che gestivano un’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Le due donne avevano organizzato un call center nel quartiere “Vasto” di Napoli, per rispondere alle richieste di prestazioni sessuali provenienti da diverse province italiane. Inoltre, le due cinesi erano responsabili anche dell’organizzazione di case di appuntamento, del trattenimento dei documenti delle donne che si prostituivano e della concordia telefonica sul tipo ed il costo della prestazione.

Durante le indagini, i militari hanno sequestrato diversi libri mastro con profitti per l’associazione che ammontavano a diverse centinaia di migliaia di euro. Sono state anche scoperte attività di coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, con 1.350 piante in vegetazione e 54 chilogrammi di sostanza essiccata. Inoltre, sono stati sequestrati un ulteriore ingente quantitativo di sostanza stupefacente ad una delle due donne raggiunte dalla misura della custodia cautelare in carcere.

Oltre alle due sorelle cinesi, sono coinvolte altre otto persone, di nazionalità italiana, indagate a vario titolo in stato di libertà. Le persone coinvolte erano responsabili di reati come la truffa aggravata, la sostituzione di persona, il favoreggiamento della permanenza illegale nel territorio dello Stato, l’indebita percezione del reddito di cittadinanza e l’associazione per delinquere.

L’inchiesta dei Carabinieri di Montesarchio e della Procura di Benevento è un esempio di come le forze dell’ordine siano in grado di contrastare un fenomeno criminale complesso come lo sfruttamento della prostituzione. Con le misure cautelari adottate, infatti, è stato possibile arginare un’attività criminale che portava profitti consistenti.

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