Giovedì 2 marzo, davanti al Giudice monocratico del Tribunale di Avellino, ha inizio il processo contro il consigliere comunale di Solofra e candidato Sindaco alle ultime elezioni della città, Antonio (Antonello) D’Urso. L’accusa, infatti, è di reati ambientali e abusi edilizi, commessi in concorso con altre due persone, riscontrati dagli organi di polizia in seguito a rilievi e accertamenti sul posto. I fatti risalgono all’anno 2021 ed hanno interessato un habitat all’interno di siti protetti e aree sottoposte a vincoli ambientali e paesaggistici, alterando bellezze naturali.

D’Urso, all’epoca dei fatti, era già consigliere comunale e l’Ente, in virtù di questo, potrebbe chiedere l’ammissione come parte civile, con il fine di tutelare l’intera comunità cittadina dai danni patrimoniali e di immagine che potrebbero essere accertati nel corso dell’iter giudiziario. A tal proposito, il Sindaco in qualità di rappresentate legale del Comune è stato individuato quale parte offesa per i reati contestati dal PM Antonella Salvatore.

Il processo contro Antonello D’Urso è un esempio di come sia importante vigilare sui reati ambientali e abusi edilizi, che possono danneggiare l’habitat e alterare le bellezze naturali di un territorio. Il caso di Solofra è un monito per tutti, affinché si possano prevenire situazioni che possono arrecare danni alla comunità e all’ambiente.

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