Il prossimo 13 marzo, la Procura Antimafia di Salerno insieme all’Arma dei Carabinieri effettueranno un importante accertamento tecnico non ripetibile in merito all’acquisizione di una nuova copia forense di un dispositivo Nokia intestato ad uno degli indagati per l’omicidio di Angelo Vassallo.

Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, è stato ucciso nel 2010 con nove colpi di semiautomatica Tanfoglio Baby, calibro 9×21, esplosi da uno o più sconosciuti. Dario e Massimo Vassallo, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Fondazione intitolata al Sindaco Pescatore, hanno dichiarato che il cerchio si sta stringendo e che sono sempre più vicini alla verità.

I fratelli Vassallo, che da più di 12 anni si battono per ottenere giustizia per Angelo, affermano che sono stati derisi negli anni per le loro ricostruzioni, a fronte di prove inquinate dai continui depistaggi istituzionali fin dal primo giorno. Inoltre, sostengono che siano coinvolti uomini delle istituzioni e che la scena dell’omicidio sia stata inquinata. Tuttavia, le recenti indagini della magistratura stanno dando fondamento alla loro ricostruzione della vicenda, confermando che Angelo era un uomo dello Stato lasciato solo nel contrasto all’illegalità.

La Procura Antimafia di Salerno e l’Arma dei Carabinieri stanno lavorando con impegno per arrivare alla verità e i fratelli Vassallo hanno espresso la loro gratitudine per l’impegno profuso. Inoltre, hanno chiesto al Partito Democratico di fare chiarezza sul comportamento di alcuni loro iscritti, che hanno sempre ostacolato Angelo e la Fondazione a lui dedicata.

L’accertamento tecnico che si svolgerà il prossimo 13 marzo è un ulteriore passo verso la verità. Dario e Massimo Vassallo continuano a lottare per rendere giustizia ad Angelo, vittima innocente di mafia.

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