Il Tribunale di Roma ha emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di F.R., un 29enne di Marcianise accusato di atti persecutori, lesioni, violenza privata e violazione di domicilio nei confronti della sua ex compagna, una 41enne marocchina. La vittima aveva denunciato una serie di violenze, iniziate nel luglio 2018 e terminate nel mese di ottobre 2022, tra cui pedinamenti, ingiurie, vessazioni, calci e pugni e in un’occasione l’intrusione in casa contro la sua volontà.
Tuttavia, l’atteggiamento della vittima è stato considerato poco attendibile dal giudice capitolino, che ha conseguentemente decretato una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di F.R., assistito dall’avvocato Filippo Barberi Spirito.
Questo caso è un esempio di come l’inattendibilità della vittima possa portare a sentenze di non luogo a procedere. La violenza domestica è una questione seria che deve essere affrontata con la massima serietà, ma anche con la massima attenzione alla verità. In questo caso, la mancanza di attendibilità della vittima ha portato all’emissione di una sentenza di non luogo a procedere.