Una donna di 60 anni di Olevano sul Tusciano è stata citata a giudizio per aver diffamato il proprio vicino di casa su Facebook, dandogli del pedofilo. La vicenda risale al 23 maggio 2020, quando la donna, attraverso la propria pagina Facebook, ha offeso la reputazione dell’uomo, un bracciante agricolo, sostenendo che era un “maniaco sessuale” e che le aveva messo le mani addosso. Il post si concludeva con una raccomandazione ai bambini affinché si tenessero alla larga dal vicino perché soggetto pericoloso. L’uomo è stato avvisato dai residenti delle voci che stavano circolando su di lui e il post è diventato rapidamente virale.
Adesso, la donna dovrà affrontare un processo per le conseguenze del suo gesto, che hanno avuto un impatto inimmaginabile sulla vita dell’uomo. Si tratta di un monito importante sui rischi di pubblicare contenuti offensivi sui social media, poiché le conseguenze possono essere più gravi di quanto previsto. I social network possono essere uno strumento utile per connettersi con amici e familiari, ma è importante ricordare che le parole hanno un peso e un’enorme capacità di influenzare le persone. Pertanto, è fondamentale rispettare gli altri e usare la propria piattaforma in modo responsabile.