Il 5 maggio 2021, Andrea Napolitano è stato condannato all’ergastolo e due mesi di isolamento diurno per l’omicidio di Ylenia Lombardo. La tragedia si è verificata a San Paolo Belsito, nel comune nolano, dove la ragazza originaria di Pago Vallo Lauro viveva al momento dell’omicidio. La Corte di Assise di Napoli ha accolto in pieno la richiesta della Procura di Nola, che ha accusato Napolitano di omicidio aggravato per futili e abietti motivi, tentata distruzione del cadavere e incendio aggravato.

Secondo la ricostruzione della Procura, Napolitano avrebbe ucciso Ylenia a calci e pugni, colpendola anche mentre era a terra priva di sensi. L’emorragia celebrale subaracnoidea a destra causata dai calci dell’assassino ha portato alla morte della vittima. Il movente sarebbe stato il rifiuto del Napolitano di instaurare una relazione affettiva stabile con Ylenia.

La sentenza di condanna rappresenta una vittoria per la famiglia di Ylenia, che ora può avere un po’ di pace sapendo che il colpevole è stato punito. Tuttavia, nulla potrà mai compensare la perdita di una vita così giovane e promettente. Questo tragico evento ci ricorda ancora una volta l’importanza di lottare contro l’odio e la violenza.

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