Il giudice Roberto Nuzzo ha emesso la sentenza del processo a carico di cinque persone di Benevento accusate di favoreggiamento della latitanza di Saverio Sparandeo. Tre di loro sono state condannate, mentre due sono state assolte per non aver commesso il fatto. Pasquale Di Pippo, Pasquale Allegretta e Antonella Viola hanno ricevuto rispettivamente 4 mesi, 38 anni e 3 mesi di pena sospesa.

I fatti risalgono alla sera del 30 luglio 2016, quando i carabinieri hanno fatto irruzione in un’abitazione a San Nicola Manfredi e hanno trovato Saverio Sparandeo, latitante da quattro mesi, insieme ad altre persone. A Sparandeo era stato notificato di un provvedimento del Tribunale di Benevento che prevedeva l’aggravamento della misura.

Oltre all’arresto di Sparandeo, sono scattati quelli di due commensali e la denuncia degli altri per favoreggiamento. L’accusa è stata contestata per aver ospitato Sparandeo in un garage della casa, fornendogli cibo e vestiario. Nel locale, sono stati rinvenuti un letto, un frigo con alimenti, una botola saldata e un interfono collegato con il piano superiore.

Pasquale Di Pippo e Pasquale Allegretta erano stati arrestati e poi finiti ai domiciliari. Di Pippo era rimasto in silenzio dinanzi al gip, mentre Allegretta aveva respinto l’addebito, fornendo la sua versione dei fatti.

La sentenza del giudice Nuzzo ha quindi condannato tre delle cinque persone accusate di favoreggiamento, ma ha assolto le altre due per non aver commesso il fatto.

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