Stefania Russolillo, la donna accusata dell’omicidio di Rosa Gigante, potrebbe non aver agito da sola secondo l’avvocato della famiglia della vittima, Hilarry Sedu. L’avvocato ha sollevato il dubbio che Russolillo sia salita a casa della vittima per compiere un furto, pensando che la povera Rosa custodisse i frutti del successo del figlio, il noto salumiere-tiktoker napoletano Donato De Caprio. Inoltre, un testimone avrebbe sentito il figlio minorenne dell’indagata fare riferimento a un’altra persona che avrebbe utilizzato il liquido infiammabile usato per tentare di fuoco al corpo della 72enne.

L’avvocato Sedu sostiene che ci sono molti punti da chiarire e molti interrogativi che attendono una risposta. I figli della vittima sono sotto choc e chiedono giustizia e la verità sull’accaduto. L’avvocato annuncia di voler nominare un consulente di parte per l’autopsia.

Stefania Russolillo è attualmente in cura in un centro di igiene mentale. Gli agenti della Squadra mobile della questura di Napoli hanno ricostruito che Russolillo, vicina di casa della vittima, rimproverava alla 73enne di averle sottratto la posta in più di una occasione. Al momento, Russolillo è nel carcere femminile di Pozzuoli, in provincia di Napoli, in attesa dell’interrogatorio di garanzia ed è assistita dall’avvocato Raffaele Scelsi.

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