Napoli – Momenti di grande tensione si sono vissuti ieri sera a Napoli, dove si è svolto un evento sui beni confiscati con la partecipazione di Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, e Marco Minniti, ex ministro dell’Interno. Alcuni manifestanti, infatti, hanno cercato di avanzare verso la stazione marittima della città per consegnare al ministro una corona di fiori in memoria dei migranti morti in mare, ma sono stati respinti dalla polizia in assetto anti sommossa.
La scena ha suscitato grande indignazione tra i manifestanti, che hanno accusato le forze dell’ordine di aver impedito loro di esprimere il loro dissenso in modo pacifico. Tuttavia, secondo la versione della polizia, i manifestanti si sarebbero comportati in modo aggressivo e avrebbero tentato di forzare il cordone di sicurezza intorno alla stazione marittima, mettendo a rischio l’incolumità dei presenti.
Nonostante la tensione, l’evento si è svolto regolarmente e ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Matteo Piantedosi ha sottolineato l’importanza della lotta contro la criminalità organizzata e dei beni confiscati, che devono essere restituiti alla collettività per essere utilizzati a fini sociali.
In ogni caso, la scena di ieri sera a Napoli ha messo in luce una volta di più la profonda frattura tra le istituzioni e una parte della società civile, che accusa il governo di non fare abbastanza per la tutela dei diritti dei migranti e di non affrontare in modo efficace il problema della criminalità organizzata. Una frattura che, purtroppo, sembra destinata a perdurare ancora per molto tempo.