Sgombero di occupanti abusivi a Napoli

La polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia municipale di Napoli hanno notificato 20 decreti di sequestro preventivo, emessi dal gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea, ad altrettanti occupanti abusivi di immobili all’interno del plesso di edilizia pubblica di via Egiziaca a Pizzofalcone 35. Gli occupanti hanno 15 giorni di tempo per lasciare i locali o presentare ricorso; alla scadenza del termine verranno eventualmente avviate le procedure per lo sgombero coatto dell’immobile.

Nello stesso stabile, a pochi passi da piazza del Plebiscito in pieno centro di Napoli, lo scorso 10 novembre sono stati liberati con procedura analoga altri 16 immobili, di proprietà comunale. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, dal Commissariato San Ferdinando, dal Comando provinciale dei Carabinieri di Napoli, dal Gruppo Pronto impiego della Guardia di Finanza e dell’Unità operativa Tutela patrimonio della Polizia locale hanno permesso di raccogliere numerosi elementi a carico degli indagati per invasione di terreni ed edifici.

L’azione delle forze dell’ordine è volta a contrastare il fenomeno dell’occupazione abusiva, che rappresenta un grave problema per la sicurezza e la legalità del territorio. La tutela del patrimonio pubblico e privato è un dovere di tutti, e l’azione delle autorità competenti è necessaria per garantire il rispetto delle leggi e il diritto alla proprietà.

Sgomberare gli occupanti abusivi non è solo un atto di giustizia, ma anche un modo per prevenire la degrado urbano e la criminalità. La lotta all’abusivismo edilizio è un impegno costante delle istituzioni, che devono garantire la salvaguardia dell’ambiente e la qualità della vita dei cittadini.

La questione dell’occupazione abusiva è un problema complesso, che richiede una risposta coordinata e efficace da parte delle istituzioni e della società civile. Solo attraverso un impegno congiunto si può contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio e garantire un futuro sostenibile per le nostre città.

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