La recente delibera della Camera Penale di Benevento, che ha proclamato tre giorni di astensione dalle udienze per una presunta violazione del diritto di difesa da parte di un magistrato della Procura di Benevento, ha causato una reazione sorpresa da parte dell’Associazione Nazionale Magistrati. La magistratura di Benevento ha sempre agito nel rispetto del diritto di difesa dell’indagato e dell’imputato, garantito dalla Costituzione. La relazione tra la magistratura e l’avvocatura di Benevento è stata sempre improntata al rispetto reciproco, alla dialettica franca e partecipata. Pertanto, è sorprendente che un episodio isolato abbia causato una reazione così eclatante. Inoltre, la Camera Penale di Benevento non ha avuto una preventiva interlocuzione con il magistrato interessato o con il dirigente dell’Ufficio, né ha coinvolto l’Associazione Nazionale Magistrati. Il dialogo preventivo avrebbe probabilmente evitato malintesi e equivoci. È dovere del pubblico ministero svolgere tutte le indagini necessarie all’accertamento dei reati, anche in relazione a fatti e circostanze a favore dell’indagato o dell’imputato. Inoltre, la Magistratura di Benevento ha sempre riconosciuto la centralità dell’Avvocatura e l’importanza della funzione difensiva, mostrando profonda stima, disponibilità e rispetto per tutti gli avvocati. La decisione della Camera Penale di Benevento suscita rammarico e l’auspicio che i Magistrati e gli Avvocati di Benevento possano continuare a svolgere le loro funzioni nel rispetto reciproco, garantendo la tutela del diritto di difesa e l’osservanza dei principi del giusto processo.

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