Strage in una scuola di Belgrado: una studentessa di 14 anni ha ucciso otto dei suoi compagni di classe e una guardia giurata, ferendone altri sei e un’insegnante. Il giovane ha subito l’arresto, ma essendo minorenne non potrà essere perseguibile. Tuttavia, verrà trasferito in un dipartimento speciale di una clinica psichiatrica. Il padre del giovane è stato arrestato per possesso di arma, mentre la madre, un’avvocatessa, è stata fermata per interrogatorio. Il governo serbo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e le lezioni riprenderanno domani con un minuto di silenzio in tutte le scuole del Paese. La notizia ha sconvolto l’intera nazione e ha portato alla proclamazione di tre giorni di lutto nazionale. La tragedia ha messo in evidenza l’importanza della prevenzione e della cura della salute mentale dei giovani, al fine di evitare simili episodi di violenza. La comunità internazionale deve fare la propria parte per garantire che i giovani abbiano accesso a cure adeguate e a un ambiente sicuro. È importante che i governi e le istituzioni di tutto il mondo lavorino insieme per proteggere i giovani e prevenire la violenza nelle scuole.

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