Il cancello che è stato smontato e portato via in località Foce potrebbe essere stato oggetto di un reato predatorio. L’episodio si sarebbe verificato nei giorni scorsi, quando ignoti hanno smontato la struttura in ferro per poi portarla via. Non è stato semplice rimuovere il cancello, dato che avrebbe richiesto la collaborazione di più persone. Non si sa ancora chi siano gli autori di questo gesto, ma si presume che siano stati favoriti dal buio notturno.

L’inferriata era molto datata e arrugginita, ma evidentemente ancora appetibile per rivenderla. Il cancello consentiva l’accesso a un terreno abbandonato che dovrebbe essere di competenza della Soprintendenza archeologica. L’area infatti si trova di fronte al Teatro Ellenistico Romano, testimonianza della cultura più antica del territorio.

Il furto di questo cancello rappresenta un danno non solo per il proprietario del terreno, ma anche per la comunità locale. La Soprintendenza archeologica ha il compito di tutelare e preservare il patrimonio culturale del territorio, ma se anche gli accessi ai siti archeologici vengono rubati, diventa molto difficile proteggerli e garantirne la sicurezza.

Si spera che gli autori di questo gesto vengano individuati e puniti, perché il furto di beni pubblici e privati è un reato grave che va contro il bene comune. Inoltre, è importante che la popolazione sia sensibilizzata sulla tutela del patrimonio culturale e archeologico del territorio, affinché si possa garantire la sua conservazione per le generazioni future.

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