La triste realtà della cementificazione selvaggia e dell’abusivismo ha colpito anche la pineta di Fiaiano, un tempo un luogo incantevole con un bellissimo letto di chiome di pino dal verde rigoglioso che anticipavano la vista del mare blu del canale tra Ischia e Procida, la skyline della terraferma e il Vesuvio che dominava il tutto.

Purtroppo si è scoperto con grande delusione che la pineta è stata distrutta dall’invasione della marchallina, un fenomeno ambientale che colpisce e distrugge. La cementificazione selvaggia e l’abusivismo non c’entrano in questo caso, la colpa è della marchallina che ha lavorato indisturbata distruggendo un polmone verde di inestimabile valore.

Il botanico della Real Casa Borbonica, Giovanni Gussone, autore della piantumazione dei pini sull’isola, si rivolta nella tomba vedendo morire progressivamente questa sua preziosa creatura. Il Sindaco Gaudioso ha parlato di un intervento di riforestazione, ma sarà sufficiente per salvare la pineta di Fiaiano e tutte le altre ugualmente o peggio malate? È un tema che deve essere affrontato e discusso per garantire un futuro migliore per la natura e il territorio.

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