Arresti all’alba dei carabinieri a Napoli: 6 persone sono state arrestate con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine. La banda aveva già compiuto due rapine nella provincia di Napoli utilizzando la tecnica del filo inverso, con i ‘filatori’ che seguivano la vittima segnalata da un complice all’interno dell’istituto di credito, un tempo con un filo di cotone colorato o bianco sul retro della giacca o del cappotto. Inoltre, stavano pianificando un colpo milionario in Belgio, per il quale avevano già acquistato delle maschere professionali in silicone per coprirsi il volto come i rapinatori in “Point Break”.

Per il progetto di rapina milionaria in Belgio, la banda aveva già un basista in Romania, a Bucarest, e avevano acquistato da un laboratorio teatrale quattro maschere speciali in silicone, del valore di circa 500 euro ciascuna. La banda individuava i potenziali bersagli, imprenditori, commercianti o agenti di commercio, soliti versare denaro contante presso istituti di credito o trasportare preziosi. Poi il ‘filatore’ studiava le abitudini della potenziale vittima per calendarizzare i giorni in cui viene abitualmente effettuato il versamento di denaro presso l’istituto di credito. Scelto il giorno, l’azione era repentina e con l’uso di armi da fuoco, prima che la vittima depositasse il denaro o consegnasse i preziosi.

La banda è stata individuata come responsabile di due rapine aggravate compiute con tale modalità grazie al monitoraggio dei veicoli dei suoi componenti con il sistema di localizzazione Gps, alle intercettazioni ambientali e ai servizi di osservazione e pedinamento dopo le denunce dei rapinati. Le intercettazioni ambientali hanno raccolto i dialoghi degli indagati proprio nei momenti immediatamente antecedenti alle rapine, nei quali si scambiavano informazioni sulla collocazione della vittima, su cosa la stessa aveva con se’ e su dove aveva collocato lo zaino contenente il denaro oi preziosi.

In un video degli investigatori si vede la sequenza della prima rapina, da quando la banda parte dal covo, alcuni indagati in una Opel Astra, uno a bordo di una moto. Il filatore, che usa stampelle, monitora la vittima mentre è in una gioielleria, fino a quando riprende il suo scooter e parte, seguita subito dai rapinatori in macchina e moto. Una seconda auto, una Fiat Panda, svolta sulla strada per tallonare la vittima. Infine, la banda, dopo aver compito il ‘colpo’, rientra alla base.

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