La RAAB, l’associazione degli animalisti beneventani, ha deciso di esprimere la sua indignazione nei confronti di un giovane di 17 anni che ha commesso un atto di violenza gratuita nei confronti di un povero gatto. Il giovane ha catapultato l’animale in un dirupo di 30 metri, mentre rideva e si divertiva con i suoi amici. Questo gesto malvagio ha turbato profondamente la RAAB, che ha deciso di denunciare il giovane e di chiedere una seria applicazione della pena prevista per “uccisione di animale con aggravante della futilità”.
La RAAB ha deciso di non diffondere il video dell’atto violento, perché ritiene che sia sbagliato sotto tanti punti di vista: etici, deontologici, pedagogici. Infatti, il web ci insegna ogni giorno con le sue scellerate challenge che lo spettro dell’emulazione, tra i giovani, è sempre più diffuso. La RAAB ha deciso di proseguire il suo percorso attraverso le vie legali della denuncia e della richiesta di una seria applicazione della pena.
Tuttavia, il giovane ha deciso di scusarsi tardivamente e di proporre di scontare una pena di lavori socialmente utili. La RAAB non accetta queste scuse posticce e forzate dell’ultimo minuto, perché non vogliono far morire quella povera anima un’altra volta. La vita non va così, caro giovane “uomo”.
La RAAB continuerà a lottare per i diritti degli animali e per una giusta applicazione delle pene previste per chi commette atti di violenza gratuita. Domenica alle ore 10:30, la RAAB sarà presente a Montefusco per una manifestazione di attivisti, animalisti e persone comuni che non hanno dimenticato quella povera anima e il suo supplicante miagolio. La RAAB chiede a tutti di unirsi a loro per esprimere la loro indignazione e per chiedere giustizia per il povero gatto.