Nella notte a Salerno, nel rione Petrosino, si è verificato un incendio che ha distrutto due autovetture. Pare che le fiamme siano partite da una delle due vetture, all’interno della quale è stata trovata una bottiglietta con del liquido infiammabile, e si siano poi propagate alla macchina parcheggiata davanti. Fortunatamente, non ci sono stati danni alla palazzina vicina, ma i residenti sono stati svegliati dal fumo e dalla paura. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per domare il rogo e i carabinieri della compagnia di Salerno per avviare le indagini sull’incendio doloso.

Le indagini sembrano ricondurre l’episodio al contesto criminale di Roberto Bianco junior e dello spaccio di droga. Infatti, l’autovettura da cui è partito l’incendio sembra appartenere a una persona vicina a Bianco e utilizzata da lui in passato per brevi spostamenti. Le indagini dei carabinieri sono in corso e si stanno valutando anche i sistemi di videosorveglianza per cercare di individuare eventuali movimenti sospetti.

Bianco, salernitano di 26 anni, è già in carcere dallo scorso anno per i colpi di pistola esplosi contro la vetrina del Mulino Urbano a piazza Malta. Inoltre, la sua famiglia è stata bersaglio di episodi simili, come gli spari contro l’abitazione del fratello di Bianco. Tutto sembra ricondursi ad una sorta di “botta e risposta” tra le nuove leve del crimine per accaparrarsi il controllo delle attività illecite, in particolare lo spaccio di droga, che è molto fiorente e lucroso a Salerno e nelle zone limitrofe.

In sintesi, l’incendio della notte scorsa sembra essere un ulteriore episodio di una serie di dinamiche criminali che vedono le nuove leve sempre più agguerrite e desiderose di ritagliarsi una buona fetta di territorio in cui praticare attività illecite. La situazione sembra essere sotto controllo delle forze dell’ordine, che stanno lavorando per individuare i responsabili e porre fine a questa pericolosa escalation di violenza.

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