Il consigliere comunale di minoranza, Alberto Milo, ha avuto un risveglio amaro quando si è accorto che la porta d’ingresso della sua attività era stata forzata e il suo ufficio era stato messo a soqquadro. Milo ha condiviso la notizia sui social, chiedendosi il motivo per cui qualcuno avesse fatto un tale gesto, dato che la sua attività non incassa denaro in contanti. L’unica cosa che aveva lasciato nella cassettiera della scrivania erano 150 euro, che sarebbero serviti a un suo dipendente per una commissione, ma il ladro non li ha presi. Milo ha denunciato l’accaduto alle autorità e ha espresso i suoi dubbi riguardo alle motivazioni del gesto.

La notizia ha suscitato numerosi messaggi di solidarietà bipartisan sui social, tra cui quello del sindaco Cosimo Ferraioli, che ha espresso la sua piena solidarietà ad Alberto Milo, auspicando che si faccia presto chiarezza sull’accaduto. Anche la redazione di Agro24 ha espresso la sua solidarietà personale a Milo.

Milo ha concluso il suo post sui social con la speranza che il gesto non fosse collegato al ruolo che ricopre come consigliere comunale. L’episodio, comunque, ha suscitato preoccupazione e riflessione sulla sicurezza delle attività private e sulla necessità di fare chiarezza su eventuali motivazioni politiche dietro l’accaduto.

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