Ieri è stata eseguita un’altra misura cautelare nell’ambito delle indagini sugli scontri avvenuti lo scorso 22 gennaio prima della partita di Serie D Paganese-Casertana. L’incendio di un bus sul quale viaggiavano tifosi provenienti da Caserta aveva causato danni anche alle abitazioni vicine. Grazie all’intervento delle forze dell’ordine, non si è verificata una vera e propria strage.

La misura cautelare di collocamento in comunità è stata emessa dal Tribunale per i minorenni di Salerno nei confronti di un minore gravemente indiziato per i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, di devastazione ed altri, in concorso con soggetti in corso di identificazione. Il minore sarebbe identificato come appartenente ad una frangia della tifoseria organizzata che, prima dell’inizio della partita, avrebbe partecipato attivamente agli scontri tra le due tifoserie.

Le indagini successive hanno permesso di identificare alcuni degli autori degli atti di violenza con i conseguenti provvedimenti emessi dalle autorità giudiziarie.

Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di scontri tra tifoserie che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e la tranquillità delle città. È necessario che le autorità competenti prendano provvedimenti per prevenire questi episodi e per punire i responsabili. La violenza non ha posto nella società e non può essere tollerata.

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