La Corte di Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato all’ergastolo Antimo Perreca, noto come O’Romano, boss dell’omonimo clan di Recale, per l’omicidio di Luca Famiano, vittima della faida tra i clan Belforte e Piccolo-Letizia di Marcianise. Secondo l’accusa, Perreca ha preso parte sia alla fase preparatoria che a quella esecutiva del delitto. La difesa ha contestato l’attendibilità dei pentiti ascoltati durante il processo e ha sostenuto che non c’era alcun vantaggio per il boss nell’uccidere Famiano. Tuttavia, la Corte d’Assise ha accolto la richiesta di pena massima presentata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e dal pm Luigi Landolfi.

L’omicidio di Famiano è avvenuto nel contesto della faida tra i clan Belforte alias Mazzacane e il gruppo Piccolo-Letizia alias Quaqquaroni, confederato con il clan Perreca di Recale. La lotta per il predominio criminale su Caserta e comuni limitrofi è durata oltre vent’anni, dal 1986 al 2007. Nel gennaio del 1998, l’allora Prefetto di Caserta emise una “ordinanza anti-camorra” che prevedeva la chiusura di bar e circoli a Marcianise dopo le ore 22.00 per venti giorni.

Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile di Caserta, il 31 luglio del 1996 Famiano fu ucciso perché era transitato dal clan Piccolo-Perreca a quello rivale dei Belforte. Un gruppo di persone, incappucciate e armate di pistole e mitra, gli tendeva un agguato mentre si trovava in macchina con la sua convivente nei pressi della propria abitazione di S. Clemente di Caserta. Era seguito a ruota da un’altra macchina su cui viaggiavano suo cognato, la fidanzata e due sue nipoti. I delinquenti fecero fuoco all’impazzata sulle auto con i mitra e le pistole, causando la morte di Famiano e il ferimento grave delle sue nipoti. Durante la fuga, i delinquenti si dileguarono a bordo di un’auto scura di grossa cilindrata, poi risultata una Lancia Thema rubata alcuni giorni prima. Al suo interno furono sequestrati numerosi oggetti riconducibili ai killers, tra i quali passamontagna, guanti e munizioni calibro 7.62×39, il tipico del kalashnikov.

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